IL VECCHIO MOBILE

«Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso» (Isaia 1 verso 6) «Così parla il Signore... "Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati» (Isaia 43 verso 25)

 In un angolo di una stanza c'era un vecchio mobile annerito. Un giorno decidemmo di restaurarlo. Una prima pulizia delle superfici fece apparire delle macchie; dopo un secondo passaggio ne apparvero altre; insomma, per poter applicare, con buoni risultati, una nuova vernice fu necessario asportare completamente quella esistente e riportare le superfici al legno originale. 

I peccati che abbiamo commesso contro Dio sono come delle macchie che si sono accumulate, giorno dopo giorno, le une sopra le altre, tanto che Dio ci vede completamente «sporchi». Come fare per eliminare tutta questa sporcizia? La «vernice» dell'educazione, della cultura e della religiosità non possono cancellare quelle macchie agli occhi di Dio. Ma nel Suo amore infinito amore ci ha dato una soluzione. Colui che si riconosce peccatore è ripulito e completamente trasformato grazie all'opera di Gesù sulla croce, perché «Il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato» (1 Giovanni 1 verso 7). 

I nostri peccati sono cancellati SOLO attraverso il sangue di Gesù versato alla croce e l’opera di rigenerazione dello Spirito Santo che fa di noi delle nuove creature dove le cose vecchie sono passate e ora «Sono diventate nuove» (2 Corinzi 5 verso 17). 

Forse questo fa sorgere una domanda: «Dopo che abbiamo creduto, possiamo ancora peccare?» Purtroppo sì, se lasciamo agire in noi la nostra «vecchia natura»; ma con l'aiuto del Signore potremo vivere «in novità di vita» (Romani 6 verso 4), amando e servendo Dio. Così saremo dei veri testimoni della Sua grazia e potremo così riflettere intorno a noi la Sua luce.