«Ma per questo mi è stata fatta
misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua
pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui
per avere vita eterna» (1 Timoteo 1 verso 16)
Quattro madri si incontrano per un
caffè ed ognuna di esse iniziò a parlare dei propri figli. La prima disse: “Mio
figlio è un grande avvocato, quando entra in un luogo, le persone si alzano in
piedi per salutarlo, chiamandolo dottore.” La seconda disse: “Mio figlio è
giudice e quando entra in un luogo, le persone si alzano in piedi e lo salutano
chiamandolo eccellenza”. La terza disse: “mio figlio è stato eletto governatore
di uno Stato e quando entra in un luogo le persone si alzano in piedi e lo
salutano chiamandolo Signor governatore”. La quarta madre si sentì quasi
intrappolata in quel contesto ma ugualmente affermò: “Mio figlio è alto 2.20
metri e pesa 215 chili e quando entra in un luogo le persone dicono: “Oh mio
Dio!”
Fa sorridere questa storiella;
ovviamente rende bene l’idea e fa riflettere su una cosa importante: NON IMPORTA QUALE TITOLO DI STUDIO ABBIAMO, CONTA CIO’ CHE LA GENTE VEDE IN NOI!”
Cosa vede la gente in te? Cosa gli trasmetti per mezzo le tue parole e delle
tue azioni? Si complimentano del tuo dottorato, ma quando tratti con loro credi
davvero vedano solo la tua laurea? Così è di tante persone che si definiscono
cristiani e tutte le domeniche si siedono sui banchi di una chiesa, ma poi
trattando con loro cosa vedi? Bugie, parole volgari, azioni vendicative, ecc.
Lascia che Cristo dimori in te e che la Sua Parola possa governare la tua vita,
a prescindere dal titolo di studio, sarai un esempio per quelli che ti circondano
solo così potranno dire di noi «…si meravigliavano e riconoscevano che erano
stati con Gesù» (Atti 4 verso 13)
