ESISTE IL PURGATORIO?

La dottrina del purgatorio è invenzione umana, fu inventata da Gregorio Magno verso l’anno 593 e fu considerata come dogma nel Concilio di Firenze, nell’anno 1439  sulla base di versi tratti dai libri apocrifi dei Maccabei. Questa dottrina crede che, dopo la morte, le persone vanno in un luogo chiamato purgatorio, affinché siano ulteriormente "purificate" prima di andare in cielo. La chiesa ha istituito una dottrina che ha persuaso membri fedeli a dare soldi, in cambio di preghiere e messe in favore dei morti. Ma alla luce della Bibbia se stiamo pregando per amati defunti, credendo che essi siano in purgatorio, dobbiamo sapere che sono preghiere sprecate.

La Bibbia insegna che, in Dio e mediante la fede nell’opera di redenzione in Cristo, l'uomo può ricevere la salvezza ma, si badi bene, questo può avvenire SOLO  durante la sua esistenza terrena «Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna» (Giovanni 3 verso 16). Dopo la morte l'anima non può più operare ai fini della propria salvezza, e nemmeno i viventi possono fare nulla per cambiare la loro destinazione.Nella Bibbia si  parla solo di due classi di persone: i SALVATI e i PERDUTI. Al ladrone sulla croce Gesù affermo: “E Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso» (Luca 23 verso 43)  Se il purgatorio fosse una dottrina biblica, il ladrone non aveva forse un grande bisogno di passarci prima di andare in paradiso? Ma Gesù invece, dichiara in maniera assoluta: “Oggi sarai con me in paradiso”. E che dire dell’Apostolo Paolo quando scrivendo alla chiesa di Corinto diceva: «Ma siamo pieni di fiducia e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d’abitare col Signore» (2 Corinzi 5 verso 8). Certamente se esisteva un purgatorio dove scontare il proprio peccato, l’Apostolo non sarebbe stato molto entusiasta a partire da questa terra. Il destino di ognuno viene determinato SOLO in questa vita perché la morte chiude il periodo delle opportunità, poi segue il giudizio secondo le opere fatte nel corpo: «Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione della cose fatte quand’era nel corpo, secondo quel che avrà operato, o bene, o male» (2 Corinzi 5 verso 10).

Se esistesse un purgatorio dove scontare i propri peccati, vorrebbe dire che il sacrificio di Cristo alla croce sarebbe stato insufficiente, incompleto ma di Lui è detto: “Giovanni vide Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1 verso 29). Il sacrificio di Cristo è completo e totale e NON ha bisogno di aggiunte ne qui sulla terra e nemmeno nell’aldilà, ma se per fede accettiamo questo sacrificio come il SOLO e UNICO mezzo per la salvezza della nostra anima, dopo aver chiesto perdono a Dio, abbiamo la certezza perché è Dio che lo dice, che il nostro peccato è STATO TOLTO, cancellato dal sangue di Cristo Gesù «Il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato» (1 Giovanni 1 verso 7). Non ci sorge una domanda: “Ma se il sangue di Gesù ci lava ci purifica da ogni peccato, cosa serve il purgatorio e che cosa dobbiamo scontare?

La Bibbia parla di un’esistenza dopo la morte, parlando di un Aldilà dove tutti dovremo comparire davanti al tribunale di Dio per rendere conto di come abbiamo operato nella nostra vita terrena: taluni andranno a VITA ETERNA, è scritto: «Cosa avverrà alla fine dell’età presente. Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti» (Matteo 13 verso 49 e 50). Quindi è chiaro che c’è una separazione netta tra perduti e salvati senza sconti di pena dimostrazione che ci sono solo due realtà ben distinte di condanna. Nell'Aldilà, dunque, non ci saranno vie di mezzo: o PARADISO o INFERNO. Ma grazie siano rese a Dio che nella Sua misericordia, ci ha provveduto la possibilità di scampare al giudizio eterno ponendo la nostra fede nel sacrificio di Cristo e dandoci la certezza della vita eterna: «Io v’ho scritto queste cose affinché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuol di Dio» (1 Giovanni 5 verso 13)

Concludendo, il purgatorio NON ESISTE.