COME AQUILONI
«Qualora mio padre e mia madre m’abbandonino, il Signore mi accoglierà» (Salmo 27 verso 10)
In una ventilata mattina di marzo, un bambino, aiutato dal nonno, fece innalzare nel cielo un magnifico aquilone. Portato dal vento, l'aquilone saliva e saliva sempre più in alto, finché divenne solo un piccolo puntino lontano nel cielo. Il filo si srotolava e seguiva l'aquilone verso l'alto, ma il nonno molto saggiamente, aveva legato saldamente una estremità del filo al polso del bambino, affinché non potesse volare via in caso di molto vento. Lassù, nell'azzurro cielo, l'aquilone dondolava tranquillo e sicuro, seguendo le correnti. Finché, due piccioni chiacchieroni, che volavano pigramente, si affiancarono all'aquilone e cominciarono a fare commenti sui suoi colori. “Sei vestito proprio in ghingheri, amico”, disse uno. “Dai, vieni con noi. Facciamo una gara di resistenza” disse l'altro. “Non posso», rispose l'aquilone”. “Perché?” Chiedeva stupito uno dei piccioni. “Sono legato al mio padrone, laggiù sulla terra”. I due piccioni guardarono verso il basso e si sforzavano di vedere tra una nuvola e l’altra, anche la più piccola ombra. “Io non vedo nessuno”, disse uno dei piccioni. “Neppure io vedo”, affermava l’altro. Eppure il colorato aquilone con voce sicura affermò: “Ma pure, so per certo che c’è, perché ogni tanto sento uno strattone al filo”
Troppe volte tra le nuvole delle problematiche della nostra vita, tra le vicissitudini che affrontiamo quotidianamente e nei momenti che sentiamo meno la presenza di Dio, siamo portati a non vedere quel filo dell’amore, con cui Dio ci ha legati a Sé. Quanti dubbi, quante insicurezze sull’amore di Dio, quante paure, al pensiero che Lui ci abbia abbandonato. Ma la certezza della presenza di Dio nella nostra vita, non deve essere MAI sulla base delle nostre sensazioni umane o sulle circostanze che viviamo. Dio è con noi anche quando non sentiamo la Sua presenza, perché la nostra certezza deve essere fondata sulla Sua promessa: «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente» (Matteo 28 verso 20). Ringraziamo Dio, e sia questo motivo di gioia per noi, se ogni tanto, Dio dà uno strattone al nostro filo, per mezzo circostanze particolari o difficili, perché se Lo permette è per dimostraci che Lui è con noi e ci ama, a dimostrazione che: «É stato un bene per me l’afflizione subita, perché imparassi i tuoi statuti» (Salmo 119 verso 71)