IDOLI DI OGGI E DI IERI

«I veri adoratori adorano il Padre in spirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre cerca. Dio è spirito; e quelli che lo adorano, devono adorarlo in spirito e verità» (Giovanni 4 verso 23 a 24). 

Da sempre le idolatrie hanno costituito un pericolo molto reale. Per gli abitanti Corinzi, per esempio, i culto degli idoli si mescolava con gli atti più comuni della vita della famiglia. Oggi, purtroppo, le cose non sono cambiate ma si svolgono ancora così per tanti. Nella nostra civiltà occidentale impregnata di cristianesimo, gli idoli occupano nella chiese ancora lo stesso posto, possono però anche cambiare forma, basta pensare per esempio il culto del denaro da influenzare tante le relazioni, dividendo popoli e famiglie. Il culto del successo in campo sociale, anche a discapito di ogni tipo di illecito; il culto della sessualità, ostentato liberamente ad ogni angolo delle strade, con conseguenze di matrimoni distrutti.

Ma esiste per i cristiani, ciò che può essere chiamata idolatria religiosa; che va da quella che consiste nell’inginocchiarsi di fronte ad una statua, ma altrettanto pericolosa quella che tende a sostituire una relazione personale con il Signore “In spirito e verità”, con delle forme e delle cerimonie.

I veri credenti hanno il privilegio di avere una relazione spirituale, personale e vivente con Dio. Non cerchiamo di sostituirla con delle forme religiose puramente esteriori. Il credente rischiarato dallo Spirito Santo e dalla Parola di Dio, deve vegliare per non lasciarsi invadere da cose che potrebbero occupare il posto che deve avere nel cuore, negli affetti e nella vita, il Signore Gesù. Conosci un Dio vivente e vero o ti accontenti di un Dio di gesso?