NON DARE LA COLPA A DIO

«Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi» (2 Cronache 1 verso 10)

Il 18 Ottobre 2012 i più importanti giornali del mondo scrissero: “Felix Baumgartnr è nella storia, l’umanità ha fatto un altro passo in avanti”. L’austriaco superò la velocità del suono lanciandosi in caduta libera da circa 40 km di altezza nei cieli del New Mexico. Solo otto furono i minuti che l’uomo trascorse nel cielo, ma sufficienti per ribattezzarli “il salto infinito”. In una intervista affermò: “Ho temuto soprattutto quando, ad un certo punto, faticavo a respirare, la visiera del casco si era appannata e ho udito, dall'auricolare posto all'interno del casco, lo spavento e l’incredulità del telecronista. Un’inconveniente non previsto ma pericoloso per la vita.

“Perché mi è accaduto questo?”, esclamiamo spesso, quando le cose vanno male, incolpando Dio di eventi indesiderati; ma la maggior parte delle volte siamo noi stessi a porci nella situazione, consapevoli delle conseguenze che erroneamente attribuiamo a Dio!

Il paracadutista temette per la sua sorte dopo essersi lanciato nel vuoto … ma prima di ciò aveva potuto scegliere se lanciarsi o meno. Felix Baumgartnr racconta di essersi sentito soffocare e aver avuto difficoltà con la visuale: effetti costanti di un errore quando a causa, di questo, e dell’incapacità di trovare una soluzione, si ha la sensazione di oppressione e difficoltà nel vedere una via di uscita.

Caro lettore/a, non attribuire la colpa a Dio per quello che stai attraversando, perché le conseguenze sono sempre il frutto delle nostre scelte. Tu hai la possibilità di scegliere prima, Dio ci ha dato la capacità di distinguere cosa sia giusto o meno, ma qualora tu non riesca a farlo, rivolgiti a Lui: Egli ti darà la saggezza di compiere la scelta giusta!