UN DIO LONTANO

Ho avuto il piacere di nascere in una famiglia molto amorevole ed ho ricevuto pertanto tutte le attenzioni che una figlia può avere. Quindi sotto questo punto di vista ho trascorso una fanciullezza molto serena. Ma durante l'adolescenza, cominciarono ad affollare la mia mente molte domande, alle quali niente e nessuno sapeva dare delle appropriate risposte: «Perché vivo?» «Che scopo ha la vita?» «Che cosa c'è dopo la morte?» «Dio esiste veramente?» etc, etc.... Non ricevendo alcuna risposta, mi ero creata la teoria del «Dio esistente ma impegnato altrove, magari in qualche altro angolo dell'universo, e che quindi Egli non avesse alcun interesse nell'uomo, né interferenza nella sua vita». Eppure frequentavo molti ambienti religiosi che imbottivano di chiacchiere teoriche la mia mente ma che lasciavano la mia anima vuota e senza alcuna risposta. Per me, Dio era e rimaneva lontano e disinteressato all'uomo.  

All'età di diciassette anni, una zia mi parlò di Dio in un modo tutto nuovo: la cosa che maggiormente mi colpì, fu il fatto che nel suo conversare lei non mi presentava affatto una religione, ma mi parlava semplicemente di un Dio vivo, presente, molto più vicino di quanto io pensassi. Questo Dio non solo era vicino a me, ma mi amava e, se avessi voluto, avrei potuto addirittura conoscerLo personalmente. Mentre mi parlava notavo, dai suoi occhi, che il suo racconto non era teorico (o perché lo aveva letto da qualche parte o perché lo aveva sentito dire da altri), lei mi parlava di cose vissute, cose che erano il frutto di un'esperienza personale avvenuta nella sua vita. Ad un tratto, ella tirò fuori dalla sua borsa un libro ("LA BIBBIA") e lesse: «Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figlio affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna» (Giovanni 3 verso 16).

 Le parole di mia zia continuarono anche nei giorni successivi a balenarmi nella mente, finché un giorno decisi di mettere alla prova l'esistenza di questo Dio d'amore e feci questa piccola preghiera: «SIGNORE SE DAVVERO ESISTI, FATTI CONOSCERE!» Subito dopo questa semplice ma "davvero" sincera preghiera, scese nel mio cuore una immensa pace che non sapevo spiegare; non era una illusione psicologica ma una profonda realtà. Iniziai a leggere la Bibbia, la Parola di Dio, così com'è scritta e non attraverso un manuale di regole o di commenti umani. E proprio nella Bibbia trovai finalmente le risposte alle mie molteplici domande: «lo scopo dell'uomo... è quello di conoscere il Signore ed in quanto al mio futuro... ora so che dopo la morte non finisce tutto ma c'è una vita eterna».

La mia vita da quel momento iniziò a cambiare; nel mio cuore, dove c'era paura, Dio mise certezza, dove c'era confusione, mise chiarezza, dove c'era insoddisfazione mise appagamento e gioia verso le cose della vita. E' stato davvero bello scoprire che Dio risponde alle preghiere, a conferma che Egli è una realtà e non illusione umana.

 Sono passati molti anni da quel giorno e ciò che posso dirvi, cari visitatori: «PROVATE E VEDRETE QUANTO E' BUONO IL SIGNORE!» (Salmo 34 verso 8)


Dio vi Benedica.