SPERIMENTARE LA PRESENZA DI GESU'

Il conduttore di una chiesa in un paese perseguitato racconta:

«Uno dei cristiani della mia chiesa era rimasto in prigione per più di quindici anni, a causa della sua fede. Quando ci incontrammo dopo la sua liberazione mi disse: “Soltanto la presenza di Gesù Cristo mi ha tenuto in vita. Nelle notti buie e spaventose, Egli era vicino a me”. 

Forse mentre leggi queste parole, sei scettico e stai pensando che siamo dei poveri illusi. Ma posso affermare che ciò è vero perché tante volte ho sentito la presenza accanto a me del Signore quando mi sono trovato in situazioni difficili. “Essere in Sua presenza” non è semplicemente una verità teologica e teorica, come ho potuto sperimentare io stesso, questo lo può realizzare pure tu, per renderti conto che Gesù non è una religione o una convinzione mentale di poveri illusi, ma una realtà di vita. I momenti penosi, l’orrore, l’amarezza ed i dubbi, sono dimenticati quando si manifesta la presenza di Dio; in quei momenti, essa ci riempie di gioia e pace.

Ma occorre trovarsi in prigione per gustare la Sua presenza? Certamente no! In ogni luogo, possiamo realizzare l’esortazione scritta nella Bibbia: «Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi…» (Giacomo 4 verso 8). Tuttavia più il luogo è cupo, come una prigione, più la luce della Sua presenza brillerà radiosa. Avviciniamoci dunque a Dio costantemente, nei periodi di prova, come in quelli di benessere; nei momenti di dispiacere, come in quelli di gioia e la Sua presenza sarà costante nella nostra vita.

E' scritto ancora nella Parola di Dio che: «Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente” (Salmo 91 verso 1). C’è qualcosa che ti turba? Corri verso di Gesù, il rifugio eterno e riposa al riparo dell’Altissimo, Lui è il Padre di tutti coloro che sperano in Lui.