L'ULTIMA PAROLA LA DECIDE DIO
«E tu, quando dici che non lo scorgi, la tua causa gli sta davanti; sappilo aspettare!» (Giobbe 35 verso 14)
Alla nascita i dottori gli danneggiarono il nervo facciale che gli causò una paresi al lato sinistro del volto. A 11 anni subì il divorzio dei genitori: a 13 fu costretto a cambiare scuola dieci volte perché veniva puntualmente espulso per cattiva condotta. Veniva continuamente bulizzato per il suo aspetto. A 24 anni si trovò a pulire le gabbie degli animali in uno zoo, ma il suo sogno era di diventare un attore. Fece decine presenze in casting ma senza risultati. A 30 anni non aveva nemmeno i soldi per pagare il riscaldamento di casa sua e per poter riscaldarsi decise di andare in biblioteca. Iniziò a leggere “La storia di Edgar Allan Poe” uno dei più grandi e influenti scrittori statunitensi della storia. Ed iniziò a pensare che forse che forse anche lui sarebbe potuto diventare uno scrittore. Il giorno dopo vide un incontro di pugilato e lì fu ispirato a scrivere il copione di “Rocky”, però nessuno si dimostrò interessato a quel copione. Ogni volta che gli agenti cinematografici lo criticavano ed usavano parole pesanti sul copione e su di lui, metteva per iscritto tutte le parole. Un giorno lesse pubblicamente tutte quelle parole negative e fu il giorno in cui il film “Rocky” fu nominato a un Oscar. L’uomo in questione era Sylvester Stallone!
Caro lettore/e non importa cosa tu abbia vissuto e stia vivendo: confida in Dio e aspetta con pazienza perché le sorte finale che il Signore ti ha riservato di sicuro ti stupirà!