COSA CI SPINGE A CREDERE?

 Nella Parola di Dio, la Bibbia, leggiamo: «Questa speranza la teniamo come un’ancóra dell’anima, sicura e ferma» (Ebrei 6 verso 19). Nel titolo di questa meditazione viene proposta una domanda: «Cos'è che spinge a credere?» Vi confesso che prima d'ora non mi ero mai posta questa domanda. Per me la fede non è un'opzione, o una scelta da fare in mezzo a tante, ma è una RELAZIONE con Colui che è il fondamento della mia vita. Io credo, perché Dio esiste e si è rivelato alla mia vita. La fede è legata alla libertà, alla responsabilità e alla dignità dell'uomo. Nessuno è obbligato a credere. Credere o non credere in Dio è un fatto personale, ma che condiziona il nostro futuro eterno. 

Che cosa mi spinge a credere? Senza Dio la mia vita sarebbe assurda. Nonostante la soddisfazione passeggera che può derivare dalle mie azioni, sono obbligata a riconoscere che subito dopo sarei di nuovo invasa da un senso d’inutilità, se non avessi la fede e la speranza in «un'ancóra dell'anima, sicura e ferma» (Ebrei 6 verso 19). 

Poiché credo in Dio, riconosco che il senso della vita si trova solo in Lui; né io, né gli altri, né la società sono sufficienti a questo scopo. Poiché ho creduto in Gesù, «so in chi ho cre­duto» (2 Timo­teo 1 verso 12), e so che sono «passata dalla morte alla vita» (Giovanni 5 verso 24). Dio non ci obbliga a credere in Lui, non ci obbliga ad accettare il suo Figlio Gesù come personale Salvatore, ma c’invita semplicemente a farlo. Ma rifiutare di crederGli significa disubbidirGli ed esporsi INEVITABILMENTE al Suo giudizio frutto del peccato dell'uomo di cui tutti ne siamo pienamente consapevoli.