I SILENZI DI DIO

«Sta' in silenzio davanti al Signore, e aspettaLo!» (Salmo 37 verso 7) 

E' questa un’esperienza che prima o poi come credenti ci troviamo ad affrontare. Può sembrare strano umanamente, che, dopo aver esposto a Dio le nostre richieste e i nostri bisogni, Lui invece taccia nei nostri confronti. Anche il salmista Davide sperimentò questo; infatti nel Salmo 30 al verso 7 egli afferma: «O Eterno per il tuo favore avevi reso forte il mio monte, Tu nascondesti la Tua faccia ed io fui smarrito». Ecco lo stato d'animo che proviamo nel momento in cui Dio non ci risponde e non si fa sentire: ci sentiamo smarriti! Ma perché Dio nasconde la Sua faccia? Perché Dio tace? Certamente non perché Lui vuole giocare a nascondino con noi. Ma allora perché, a volte, agisce così? Ecco la risposta: «Per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore» (Deuteronomio 8 verso 3) Cosa abbiamo realmente nel cuore? Chi è Dio per il nostro cuore? Lui fa silenzio perché vuole sentire la nostra voce che sa rinnovare l'espressione del sentimento che abbiamo per Lui. Proprio in quei momenti, in cui non Lo sentiamo ma avvertiamo profondamente il bisogno del Suo intervento, alziamo la nostra voce e diciamoGli: "Signore, Tu sai che ti amo e che sei tutto per me!”

Quando non c'è la risposta di Dio pensiamo subito che forse stiamo chiedendo qualcosa di sbagliato. Ma i silenzi di Dio sono pieni di significato, anzi i silenzi di Dio sono già sue risposte. Se ci lamentiamo davanti a Dio che non ci ha dato una risposta pensiamo a Maria Maddalena che piangeva davanti al sepolcro di Gesù morto e chiedeva il Suo corpo. Dio rispose subito a quella preghiera? No, affatto! Ma in seguito Dio le diede qualcosa di più: un Gesù risorto e vivente". Quando il Signore tace è perché sta già operando, spesso non nel modo che vogliamo noi, ma sicuramente per darci quel che è "il meglio per noi”.

Possiamo avere una benedizione maggiore più dopo il silenzio di Dio che non al momento della nostra richiesta. Pensiamo a Marta e Maria che mandano a chiamare Gesù perché il loro fratello sta male. «Ma Gesù udendo questo, si trattenne ancora per due giorni» (Giovanni 11 verso 6). La cosa strana è che non solo si trattenne ma non mandò a dire niente alle due povere donne. Maria e Marta non ebbero nessuna risposta dal maestro alla loro richiesta d’aiuto ma ottennero di più. In che senso? Se Gesù avesse risposto subito alla loro richiesta, esse avrebbero avuto solo un fratello guarito, mentre dopo due giorni di silenzio (di Gesù), esse ottennero un fratello risorto e la conoscenza che "Gesù è la resurrezione e la vita".

Carissimi lettori, stiamo pur certi che, prima o poi, Dio risponderà, Egli risponde sempre! Impariamo ad aspettare fiduciosi e vedremo che i fiumi dei problemi non solo non ci sommergeranno, ma si trasformeranno essi stessi in fonti di benedizioni e di gioia per la nostra vita.