«Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio
Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio, il mio grido giunse a lui, ai suoi
orecchi» (Salmo 18 verso 6)
Nella cronaca quotidiana, assistiamo sempre più a cataclismi,
incidenti, atti criminosi, questi sono oramai all’ordine del giorno. Nella vita
poi, malattie depressione, tradimenti, divorzi e litigi e omicidi, sembrano
essere sempre più diffusi. È difficile incontrare qualcuno che dinanzi a simili
cose affermi “questo a me non potrà mai accadere”. Capita sempre più spesso di
incontrare persone che si sentono braccate dalla “malasorte”, impaurite e
timorose di incappare in un guaio ad ogni angolo di strada. E di tutto questo, sbrigativamente
e stoltamente, si incolpa Dio sia per quello che fa e sia per quello che non
fa, questo però, secondo in nostro modo di vedere le cose, dimenticando invece,
il grande amore di Dio e la Sua immensa grazia.
Caro lettore, forse anche tu ti vedi accerchiato da
ostilità da problematiche che forse non hai provocato, oppure ti senti finito
in un tunnel senza uscita? Se la disgrazia ti ha sfiorato, colpito o perfino
travolto, sappi che puoi essere rialzato solamente dalla Grazia di Dio, in
Cristo Gesù. Non c’è sofferenza che Gesù non ha conosciuto né dolore ch’Ei non
sappia consolare. Ora Egli è qui con te e ti dice: «Invocami nel giorno della sventura:
io te ne trarrò fuori, e tu mi glorificherai» (Salmo 50 verso 15). Anche l’apostolo
Pietro, mentre si rese conto che stava annegando, invocò Gesù ed Egli stese la
mano e lo salvò prontamente. Gesù non è mai colto di sorpresa davanti alle
nostre situazioni, alle nostre difficoltà o tragedie. Non continuare a
chiederti il perché di ciò che ti stai vivendo e smettila di dare la colpa a
Dio per tutto, ma rivolgi a Lui il tuo grido e la tua preghiera, chiedi a Lui
la forza e di intervenire nei tuoi problemi. Ancora oggi Gesù è la soluzione!
