GESU' E' LA SOLA SPERANZA

«Poiché io so i pensieri che medito per voi, dice l’Eterno: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza» (Geremia 29 verso 11)

Ogni Domenica pomeriggio, dopo il culto mattutino nella loro chiesa, il pastore e suo figlio di 11 anni erano soliti andare in giro per la città distribuendo opuscoli. Questa particolare domenica pomeriggio era molto fredda e pioveva a dirotto. Arrivato il momento di uscire, il ragazzo disse: ''OK papà, sono pronto.'' Questi gli chiese: ''Pronto per cosa?''...''Ma papà è ora di prendere i nostri opuscoli e andare.'' Il padre rispose: ''Figlio, fa molto freddo e piove a dirotto''. Il ragazzo guardò il padre sorpreso e chiese: ''Ma papà, non ci sono ugualmente persone che stanno andando all'inferno, nonostante la pioggia?'' Il padre rispose: ''Figlio, io non uscirò con questo tempo!'' Il ragazzo rispose: ''Posso andare io? Per favore?'' Suo padre esitò per un momento, poi acconsentì ...

Il ragazzo camminò per le strade distribuendo opuscoli a tutti coloro che incontrava. Stanco e infreddolito e con il suo ultimo opuscolo tra le mani, notò una casa e suonò il campanello. Suonò, ma nessuno rispose ... suonò di nuovo più volte, ma ancora nessuno rispondeva. Aspettò, ma niente .... Si girò per andarsene, quando la porta lentamente si aprì. In piedi all'entrata c'èra lo sguardo tristissimo di un'anziana signora che domandò: ''Ragazzo cosa posso fare per te?''.... Il giovane ragazzo disse: ''Signora mi dispiace se l'ho disturbata, ma volevo solo dirle che GESU' VI AMA ... le diede l'ultimo opuscolo e andò via.
La domenica successiva in chiesa, il pastore chiese: ''C'è qualcuno che ha una testimonianza o vuole dire qualcosa?'' Lentamente dal fondo della chiesa, un'anziana signora si alzò in piedi e disse: ''Questa è la prima volta che vengo qui ... mio marito è morto un po’ di tempo fa, lasciandomi completamente sola. La scorsa domenica, è stata particolarmente fredda e piovosa, e così era anche il mio cuore ... non avevo più voglia di vivere, così presi una corda e una sedia e salii le scale dell'attico della mia casa. Legai la corda alla trave del soffitto e mi misi in piedi sulla sedia, poi legai l’altro capo intorno al collo. Stavo per saltare giù dalla sedia per farla finita con la vita, quando all'improvviso sentii suonare più volte il campanello.
Così sciolsi la corda dal collo e andai verso la porta, c'era un ''piccolo angelo'' che mi diede un foglietto e cominciai a leggere ogni singola parola. Poi ritornai sul mio attico a riprendere la corda e la sedia, non ne avevo più bisogno .... Ora sono figlia del Re dei re e poiché l'indirizzo della vostra chiesa era sul retro dell'opuscolo sono venuta a ringraziare il Signore per avermi mandato un piccolo angelo ... è venuto proprio nel momento giusto e così ha risparmiato la mia vita e ha risparmiato l’anima mia dall’eternità dell’inferno?” 
Tutti piangevano nella chiesa e mentre grida di Lode ed Onore si alzavano verso il Signore, il papà scese dal pulpito, prese suo figlio tra le braccia e cominciò a piangere incontrollabilmente ...

Signore ancora oggi Sei la speranza, del cuore che ha perso ogni speranza!