SIAMO PRONTI?
«Perciò, anche voi siate pronti; perché, nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo (Gesù) verrà» (Matteo 24 verso 44)
Tempo fa, i mass media diedero ampio spazio ad un grande avvenimento storico: la caduta del muro di Berlino, nella ex Germania Orientale. Un muro, la cui altezza era di circa tre metri, che rimase eretto per circa ventotto anni dividendo la Germania. Da questa caduta sono passati circa due decenni e nel mondo sono cambiate molte cose, al punto che se i nostri nonni potessero vedere la società odierna, rimarrebbero sgomenti. Anche i mezzi d'informazione si sono incredibilmente evoluti. Basta pensare ad internet che ci comunica in tempo reale informazioni di ogni tipo, cercando di eliminare ogni dubbio e soddisfare ogni nostra curiosità sia essa lecita che no. C’è chi usa e chi abusa delle informazioni e dello strumento stesso. L'uomo è sempre di più vittima dei suoi vizi e delle sue passioni. Ma oggi più che mai urge una domanda che giunge direttamente dal nostro Creatore: «A che punto siamo?»
Nonostante i progressi tecnologici, medici e scientifici con la conseguente trasformazione globale, invece di migliorare le condizioni di vita delle persone pare che l'uomo non sia cambiato, anzi che sia addirittura peggiorato. Ansia, depressione, insoddisfazione dilagano sempre più opprimendo la vita di tante persone. Un giorno, il profeta Amos, sospinto dallo Spirito Santo, pronunciò queste echeggianti parole di riprensione verso il popolo d'Israele che troppe volte disubbidiva al Signore: «PREPARATI ISRAELE AD INCONTRARE IL TUO DIO» (Amos 4 verso 12). Quest'oggi lo stesso messaggio viene rivolto a ciascuno di noi: «PREPARATI Giorgio, Paolo, Laura e mettiamo pure il nostro nome... AD INCONTRARE DIO!». A che punto siamo? Siamo pronti? Ci stiamo preparando?
Ognuno di noi deve dare risposta a questa domanda che proviene direttamente dall'Alto? Il tuo Creatore, Colui che ti ha generato e formato vuole pure prendersi cura di te, di ogni tuo travaglio ed angoscia. Ma Egli lo potrà fare solo se tu lo farai entrare nella tua vita. Gesù disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati» (Matteo 9 verso 12). Il medico potrà visitarci solo se noi andiamo nel suo studio. Diversamente egli non potrà aiutarci, anche se abbiamo una polmonite con la febbre a quaranta. La Bibbia, la Parola di Dio, ci invita ed esorta fermamente a scrivere l'evento più importante della nostra vita: LA NOSTRA CONVERSIONE. L'invito che ci rivolge il nostro Signore rimane sempre lo stesso, ora come venti anni fa, come duemila anni fa quando Gesù scrisse la pagina più importante della storia umana. «Figlio mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle Mie vie» (Proverbi 23 verso 26).