RICONCILIATI

«Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, ti sarà resa la prosperità.» (Giobbe 22 verso 21) 

Ernest Hemingway ha scritto la storia di un padre che alla fine della sua vita decise di riconciliarsi con suo figlio; il ragazzo, a causa di incomprensioni con la famiglia, aveva lasciato la sua casa ed era andato a vivere da solo, ma senza più oramai dare notizie ai genitori da anni e anni. Ed il padre, poiché non sapeva dove fosse e come trovarlo, decise di pubblicare un inserto su un quotidiano dicendo: “Paco, incontriamoci all'Hotel Montana alle ore 12.00 di martedì prossimo. Sappi che tutto ti è stato perdonato e dimenticato; firmato “papà!” ‘Paco’ è un nome molto comune in quella località, infatti il martedì successivo, quando il padre si recò nell'hotel trovò 800 giovani che si chiamavano Paco, ognuno dei   quali erano andati via di casa per problemi famigliari e in un qualche modo aspettavano che i genitori si facessero vivi.

C’è un bisogno fondamentale nel profondo del nostro cuore per la riconciliazione invece che continuare con il risentimento. C’è qualcosa in noi che desidera riconciliarsi con coloro che ci hanno offeso. Dio non ci ha creati per l’amarezza, per l’dio o il rancore e nemmeno per la solitudine. La solitudine è nata quando il peccato è entrato e ha separato l’uomo da Dio. Ecco perché, che ci piaccia o no, questo bisogno di riconciliazione è dentro di noi. Una riconciliazione prima di tutto con Dio e poi anche con il nostro prossimo. Non possiamo definirci ‘cristiani’ e poi portare rancore e odio per il nostro prossimo. Caro amico/a, questo è il giorno ideale per rinunciare al peccato e riconciliarci con Dio Padre e con il nostro prossimo. Cosa aspetti ancora? Dio ti ha offerto il Suo perdono e la Sua redenzione per mezzo di Cristo Gesù.


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