NON E' MAI TROPPO TARDI

«Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?» (Marco 5 verso 35). 

Questo verso è tratto da un episodio citato nella Bibbia, dove questo uomo di nome Iario, capo della Sinagoga, si era recato da Gesù per chiederGli di guari la figlia gravemente malata. Avvenne però, che, mentre si recava di Lui, la figlia morì. La gente che si trovavano a casa di Iario, ed assistendo alla morte della ragazza, andò subito a raggiungere questo povero padre per avvisarlo della notizia e sostenendo come fosse vano convocare Gesù per qualcosa di ormai irrisolvibile.

L’accettazione della realtà, quando si ha cognizione che le circostanze sono permesse dal Signore, è una buona cosa e pur nel dispiacere, si custodisce il cuore in serenità. Tuttavia se si perde di vista la perfetta sovranità di Dio che è l’Onnipotente, non soltanto si smette di invocare il Signore, ma il cuore inizia ad allontanarsi da Lui.

Quante volte si fa strada nella nostra mente la voce che dice: perché scomodare il Maestro? Perché continuare a pregare o a sperare in Gesù? Oramai è troppo tardi! Nella mia situazione non c’è più nulla da fare! Oramai il tempo passa, il Signore non mi risponde e la situazione va sempre peggiorando.

Quando pare non esserci più soluzione, quando hai oramai perso le forze ad ogni aspettativa, per Gesù non è mai troppo tardi, se soltanto continui a sperare in Lui, confidando nel Signore con la certezza che nulla è impossibile a Lui. Gesù, di fronte alla tragicità della morte, poté dire a Iario: «Non temere; soltanto continua ad aver fede!»

Non farti vincere dallo sconforto, ma aspettati il potente intervento di Gesù, sapendo che “ogni cosa è possibile per chi crede”, anche quando la situazione ti fa dire che oramai è troppo tardi, Gesù, giunge sempre in tempo a compiere l’opera Sua.