GIÙ LA MASCHERA

«... ma quest’uomo, forte e coraggioso, era lebbroso» (2 Re 5 verso 1) 

Naaman, capo dell’esercito del re di Siria, era stimato e onorato dal suo re e dal suo popolo, perché per mezzo di lui Dio li aveva resi vittoriosi. Eppure la vita di quell’uomo, per molti addirittura invidiabile, nascondeva, oltre la facciata di successo e potere, una tragedia infinita: la piaga mortale della lebbra. Sia ringraziato Dio perché nella sua casa, “per caso”, si trovò una deportata, che gli annunciò la Buona Notizia che a Samaria c’era il profeta Eliseo, che avrebbe potuto guarirlo. Così per la testimonianza di una ragazzina, l’uomo fu guarito e conquistato alla fede nel Vero Unico Dio. 

Cari amici, in maniera diretta e senza giri di parole, vogliamo domandarci quante vite e quante famiglie sono oggi nella condizione di Naaman? Un’apparenza di solidità e felicità che invece nasconde sofferenze e disagi inconfessati, ben camuffati da ipocriti convenzioni sociali? Una manifesta religiosità (talvolta, perfino ostentata) che spesso nasconde l’amarezza dell’incredulità e della disperazione? 

La soluzione a tali tragedie è molto più semplice di quanto si possa immaginare, molto più a portata di mano di quanto si possa pensare: un semplice Annuncio, una Persona speciale. È l’Evangelo di Gesù Cristo, di Dio che si è fatto uomo, che si è caricato dei nostri peccati e delle nostre infermità, morendo sulla croce per la nostra redenzione. La Buona Notizia che Egli, essendo risorto, ancora oggi, vuole ed è in grado di manifestare la Sua grazia in favore di quanti Lo cercano con fede. 

Se, dietro la facciata, stai vivendo tragedie che nessuno conosce o capisce, cui nessuno è interessato... perché non invochi, proprio adesso, il Nome di Gesù? Sì, perché... «Chiunque crede in lui non sarà deluso... Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato»