«Dio guarisce chi ha il cuore spezzato» (Salmo 147
verso 3)
Di cuori spezzati ce ne sono tanti. Genitori di
figli che si rovinano con la droga. Parenti di malati terminali. Persone che
avevano messo fiducia, soldi e speranze in qualcuno e che sono rimaste deluse.
Figli di genitori che si separano e che nascondono la loro disperazione con la
rabbia e la ribellione. Cattiveria, violenza, egoismo, disonestà e quindi
sofferenza, dilagano dappertutto.
Gesù ha detto di essere
venuto per i malati, cioè per chi ha il cuore rotto dalle vicissitudini ella
vita. Però dobbiamo fare una precisazione: Gesù è venuto per chi comprende di
essere malato. Malato dentro. Malato senza una speranza. Nessuno può essere
aiutato se non capisce di avere bisogno di aiuto. Molti, troppi, preferiscono
curarsi da soli coi cerotti della religione, col buonismo col
buonismo del volontariato, facendo finta di niente e stringendo eroicamente i
denti, o facendo finta che Dio non ci sia.
Fermati un attimo e guardati
dentro, ammetti di avere bisogno di aiuto, di avere un cuore spezzato e senza forza,
nell'affrontare una situazione senza speranza e senza una via d’uscita. Però
pensa che nella semplicità del Vangelo c’è la ricetta per guarire le peggiori
malattie spirituali, Gesù vuole guarire prima il tuo cuore e poi la tua
situazione.
Non invertire le priorità, ma
cerca il Signore, aprendo il tuo cuore ed invitandoLo ad entrare e perdonare se
fino adesso hai vissuto lontano da Lui, chiediGli di mettere dentro di te la
Sua pace e Lui non deluderà!
