COM'È LA TUA PREGHIERA?

«Nel pregare non usate inutili ripetizioni» (Matteo 6 verso 7)

Sono cresciuto in un ambiente religioso in cui si credeva che fosse necessario pregare ripetutamente per rimediare a quelle azioni peccaminose che offendevano Dio. Quel modo di pregare, però, non alleggeriva la mia coscienza. Le parole venivano pronunciate meccanicamente e la mia condotta non presentava nessun cambiamento significativo. Le sensazioni che provavo non erano piacevoli. Come mai?
La risposta la ricevetti qualche anno dopo mentre leggevo il Vangelo dove trovai scritto: «Nel pregare non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani» (Matteo 6 verso 7). Le parole di Gesù mi fecero capire due cose: 1. Che non aveva senso pregare insistentemente senza prima conoscere personalmente Colui che incoraggiava la preghiera; 2. Che il mio modo di pregare era simile a quello dei pagani (
i pagani sono coloro impegnati in cerimonie, pratiche o atti religiosi non distintamente cristiani). Ma Dio fu paziente con me. Si rivelò mediante le pagine della Bibbia. Compresi che bisogna nascere di nuovo e credere in Gesù per diventare figli di Dio (Giovanni 1:12; 3:3). Adesso la mia preghiera veniva ascoltata da Dio perché, essendo un Suo figliolo, posso rivolgermi a Dio chiamandoLo “Padre”.

Non ripetere preghiere e litanie imparate a memoria, ma accostati a Dio con parole dettate dal tuo cuore esprimendoGli parole tue dettate dal tuo bisogno, impara a dare gloria al Suo nome e ti renderai conto quanto bene porteranno alla tua gita queste parole. Queste sono le preghiere che Dio gradisce ed esaudisce.


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