OMOSSESSUALITA'

In questi ultimi tempi, stiamo assistendo alle varie lotte e giudizi riguardo all’omosessualità; l’opinione pubblica è divisa sui due fronti: è giusto o è sbagliato? Anche il mondo religioso è diviso tra scandali e l’accettare invece, la questione come una normalità, da varie denominazioni. Viviamo in una società così detta "post-cristiana" ed assistiamo al crollo di tanti valori tradizionali. Tutto è relativo, ognuno ha la sua morale, il suo codice di comportamento e di fronte a questi nuovi principi si cerca di convincere che in fondo anche Dio si è evoluto e che alla fin fine, accetta l’uomo per quello che esso è.  

Ma la Bibbia afferma che: «E’ lo stesso ieri, oggi e in eterno» (Ebrei 13 verso 8), quindi ciò che Dio ha vietato ieri è da considerasi vietato anche oggi, poiché Lui  creò la sessualità come un dono, da godere soltanto nell'ambito del matrimonio fra marito e moglie. Mentre oggi ci troviamo di fronte a una nuova morale della sessualità, della famiglia e di vari aspetti dell'esistenza. E così molti difendono l'omosessualità come un modo diverso di vivere la propria sessualità. Oggi addirittura si parla di orgoglio omosessuale e, chi contrasta la pratica omosessuale, viene accusato di essere retrogrado, integralista e omofobo. 

I valori del regno di Dio, però, sono completamente diversi. Nel progetto divino la relazione fra i sessi deve essere esclusivamente eterosessuale: la relazione omosessuale E’ VIETATA da Dio, anche se oggi, c’è chi afferma che Dio non condanna l’omosessualità, invece la Bibbia oltre che definirla peccato, considera l’omosessualità l’andare contro all’ordinamento creazionale di Dio. La cosa più sconvolgente che nonostante non si concorda con la morale cristiana espressa nella Bibbia, si pretende non solo di “rimanere nella chiesa”, ma di agire affinché la chiesa, la dottrina cristiana e la Bibbia stessa, si pieghino e si adattino alle loro pretese, giustificando così il proprio comportamento. Molti sono i movimenti eversivi (di ogni tipo) che hanno cercato e cercano di farlo all’interno delle chiese, prodigandosi perché venga accettato e celebrato il matrimonio omosessuale.

La verità biblica, però, non può essere soppressa con tentativi vani di manipolare e distorcere la Parola del Signore, perché alla fine di tutto, la Bibbia condanna l’omosessualità considerandola PECCATO! Anche se oggi, sembra che non si possa più parlare di omosessualità se non in termini di tolleranza e di totale apertura mentale. Ma la Bibbia insegna che l’omosessualità è una drammatica distorsione dell'ordine divino e un andare contro ad esso. Infatti Dio, creò Adamo ed Eva, un uomo ed una donna, come un’unità integrata. Questo è il modo in cui Dio fin dall’inizio, vuole che le cose vadano, ed è QUESTO CHE DIO PROCLAMA BUONO E GIUSTO. Dio non crea l’uomo con desideri omosessuali, e nemmeno con una certa predisposizione. Non è nemmeno, come tanti voglio far credere, una malattia frutto di una disfunzione ormonale, ma è e sarà sempre una scelta prettamente personale, infatti nella Bibbia si dice che l’uomo diventa omosessuale in seguito al peccato (Romani 1 verso 24 a 27) e quindi in seguito alla propria decisione personale. 

Con l’entrata nel mondo del peccato, si presenta questo peccato per la prima volta nelle città di Sodoma e Gomorra, e Dio non potendo più tollerare gli innumerevoli peccati, decise di distruggere queste città, realtà che viene anche affermata nel Nuovo Testamento «Allo stesso modo Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si abbandonarono, come loro, alla fornicazione e ai vizi contro natura, sono date come esempio, portando la pena di un fuoco eterno» (Giuda 1 verso 7). Poniamo attenzione ancora ai versi di Levitico al 18 verso 22 «Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole» Anche nel Nuovo Testamento compare chiaro quanto sia considerato peccato ogni forma di fornicazione e sesso contro natura. La parola tradotta con fornicazioni, il termine greco usato è “Porneia” che nella etimologia della parola include ogni forma di rapporto sessuale illecito. L’apostolo Paolo, in una delle sue lettere ai cristiani di Corinto, scrive le parole che, sull’argomento, sono più spesso citate «Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno dei cieli» (1 Corinzi 6 verso 9 a 11)  Ed ancora: «Perciò, Iddio li ha abbandonati ad affetti infami; poiché anche le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro a natura. Similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento» (Romani 1 verso 26 e 27). 

Questi sono solo alcuni versi contenuti nella Bibbia che parlano in maniera chiara di quanto Dio NON accetti in nessuna maniera questo che è definito senza ombra di dubbio, PECCATO. Ovviamente, Dio ha lasciato l’uomo libero di agire, è anche libero di rifiutare questo insegnamento biblico e perciò vivere la propria vita praticando ogni forma di peccato, ma di una cosa bisogna prendere coscienza, che arriverà un giorno il giudizio di Dio e dove NESSUNO scamperà e la retribuzione sarà eterna. Possiamo anche rifiutare e respingere il pensiero di condanna a riguardo, ed illudersi dietro la frase: “Ma tanto Dio è amore e alla fine perdona tutti”, E’ vero che Dio è amore, ma Dio è anche giustizia, e la Sua giustizia sarà manifestata nel condannare TUTTO ciò che è peccato e quindi tutto quello che è contrario ai Suoi insegnamenti. Ciò che Dio richiede a ogni cristiano è di difendere, senza compromessi quello che è il Suo pensiero, sapendo che la Bibbia NON cambia e NON muta a seconda dei tempi, della cultura o del progresso morale e religioso. Anche se le religioni, le chiese accettano e celebrano matrimoni omosessuali, Dio continuerà a consideralo PECCATO! Ancora oggi Dio grida al mondo: «Poiché io, il Signore, non cambio» (Malachia 3 verso 6)