«I miei pensieri non sono i vostri
pensieri, né le vostre vie sono le mie vie.»
(Isaia 55 verso 8).
Dopo sei mesi di
disoccupazione, mio marito Davis ha avuto finalmente un colloquio per il lavoro
tanto agognato. Era sicuro di ottenerlo, ma l’esito è stato negativo. Era
scoraggiato come non l’avevo mai visto, non riusciva a farsene una ragione.
Aveva avuto fiducia in Dio, certo che quel colloquio fosse stato la risposta
alle sue preghiere, ma ora era di fronte a una porta chiusa.
Un mese più tardi abbiamo
appreso dai giornali del fallimento di quell’azienda. Se fosse stato assunto
ora, sarebbe stato di nuovo disoccupato. Un fatto negativo per noi era stato
cambiato da Dio in uno positivo.
Poco dopo David ha trovato
un buon lavoro vicino a casa ed è soddisfatto. Dobbiamo con sincerità ammettere
che i «no» di Dio alle nostre preghiere, suonano come se Lui fosse lontano e
disinteressato a noi. Eppure tramite la Sua Parola ci ricorda che: «Or sappiamo
che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano il Dio, i quali sono
chiamati secondo il Suo disegno.» (Romani 8 verso 28).
Ciò che noi pensiamo buono potrebbe non esserlo;
ciò che appare negativo potrebbe in realtà essere l’inizio di qualcosa di
migliore. Dio ci conosce a fondo e sicuramente i Suoi «no» sono per il nostro
bene. Con Dio un «no» è un passo
verso qualcosa di meglio per noi.
Veramente abbiamo un grande bisogno di imparare ogni giorno
a fidarci di quello che il Signore manovra nella nostra vita.
