DIO NON E' UN DISTRIBUTORE AUTOMATICO

«Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri» (Giacomo 4 verso 3)

Stiamo vivendo in una società così detta religiosa, ognuno alla meno peggio afferma di credere in Dio, o per lo meno si ricorda di Lui durante le feste comandate. C’è chi poi è legato alle sue tradizioni religiose e guai contraddire certe loro usanze, nemmeno davanti all'insegnamento della Parola di Dio cambiano idea. Spesso si sente ripetere frasi del tipo: “io la penso così. Io ho sempre fatto questo. Mi hanno insegnato così!” Insomma un Dio a propria immagine, come noi lo vorremmo e non accettando quello che Lui è realmente.

E poi che cosa potremmo pretendere da Dio? Tanti scambiano Dio per un distributore automatico: infilano la monetina della richiesta e tach, Dio deve fare, deve darmi questo o quello. Ma Dio rimane in silenzio, ecco che allora ci si nasconde dietro a teorie del tipo: Dio non esiste perché non mi risponde. Dio non mi ama. Non prego più perché Dio mi ha deluso!

Perché invece di fare queste affermazioni non abbiamo l’umiltà di smettere di trattare Dio come un distributore automatico e impariamo ad amare Dio perché Lui prima di tutto è il Signore. Perché impariamo ad avere fede in Lui non perché ci deve dare questo o quello ma perché Lui è morto sulla croce per donarci la salvezza eterna, dono più grande in assoluto.

Dio non è cambiato, Egli rimane Lo stesso, coLui che ha creato il cielo e la terra, che ha diviso il Mar Rosso, che ha dato la vista ai ciechi e risuscitato i morti. Egli è sempre l’Iddio dei miracoli anche oggi! Dio vuole onorare la nostra vita rispondendo ai nostri bisogni, ma noi stiamo onorando Lui con la nostra vita? Impariamo a chiedere a Dio secondo l’insegnamento che Gesù ci ha lasciato: «Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa» (Giovanni 16 verso 24).