«Essi, alzati gli occhi, non videro alcuno, se non Gesù tutto solo.»(Matteo 17 verso 8). 

 

Quando Leonardo da Vinci dipingeva il suo celebre affresco, che raffigurava “l’ultima cena”, si racconta che volesse che la persona di Gesù dominasse tutta la rappresentazione e attirasse tutti gli sguardi. Nel suo quadro il pittore aveva dipinto sulla tavola un magnifico calice cesellato per il quale aveva lavorato per tre settimane.

 

Quando espose il suo capolavoro, notò che i visitatori erano attratti principalmente dalla bellezza di questo calice. Si accostavano per guardarlo più da vicino e lo ammiravano a lungo: “Che meraviglia, che artista è mai questo Leonardo”. Una sera il pittore prese il pennello e cancellò per sempre il disegno del calice cesellato: “In questo quadro” disse “Nessuno deve ammirare altra cosa se non il Cristo”.

 

Questo piccolo racconto è ricco di istruzioni per noi. Quando affascinati da mille dettagli secondari, disperdiamo la nostra attenzione, la nostra vita spirituale ne risente. Capita allora che una mano divina faccia sparire dal nostro orizzonte ciò che ci distoglieva dall’essenziale. Perché l’essenziale per il credente deve essere e restare il Signor Gesù. «Fissando lo sguardo su Gesù, Colui che crea la fede e la rende perfetta» (Ebrei 12 verso 2).

 

 La parola greca con cui viene tradotto “colui che crea” è “CHEGOS” che vuol dire “autore-origine”. Non possiamo pretendere che la nostra fede sia alimentata, se le nostre attenzioni non sono verso Colui che ne da l’origine e che ne è l’autore cioè Cristo Gesù il Signore.

 

Se la tua fede è debole, o se ti rendi conto che non ne hai, allora chiediti: “A chi sto dando le mie attenzioni? Il mio sguardo a chi è rivolto?” Rivolgi da ora il tuo sguardo a Gesù, Colui che non solo è l’autore della nostra salvezza ma anche della nostra fede.

 

“Signore togli dalla nostra vista tutte quelle cose che allontanano il nostro sguardo da te. Amen.”