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UBBIDIRE ALLA VOCE DI DIO

«...ma il giusto per la sua fede vivrà» (Abacuc 2 verso 4) 

Si racconta di un credente agricoltore, titolare di una fattoria, il quale un giorno si recò in banca per chiedere un prestito per acquistare semi per coltivare tutti suoi terreni di mais. Acquistò i semi, poi accese il vecchio trattore e arò per molti giorni. Fresò il terreno, seminò e sparse il fertilizzante. Arrivò la pioggia e il mais crebbe, ma un giorno, migliaia di cavallette volarono sulla sua proprietà e gli rovinarono tutto, consumando il suo prezioso raccolto. Il giorno seguente, molto affranto, si recò in chiesa per una riunione di preghiera e gridò a Dio: “Padre, perderò l'intera fattoria, devo dei soldi alla banca...aiutami di prego...nel Nome di Gesù! Amen!” 

Finita la preghiera, l’anima sua fu invasa da una grande certezza che Dio non lo avrebbe abbandonato e, mentre tornava a casa, sentiva nel suo cuore una voce insistente che diceva ripetutamente: “Fai uscire i polli!”. Il contadino, abbastanza perplesso, si chiedeva il motivo di dover far uscire i polli e ciò e a cosa sarebbe servito, però appena giunse alla fattoria, pur non capendo il motivo, ubbidì a quella voce. I polli uscirono e mangiarono le cavallette e, a causa di tale abbondanza di cibo, ingrassarono e si moltiplicarono a dismisura. Nacquero tantissimi pulcini e le galline produssero una infinità di uova. L'agricoltore iniziò a caricare sul proprio mezzo le uova e i polli e andava attorno vendendo i nuovi prodotti. Gli affari andarono a gonfie vele e superarono ogni più rosea aspettativa, infatti, riuscì a pagare il debito alla banca, e per diversi anni si guadagnò da vivere con questa nuova attività (polli e uova) che Dio aveva benedetto!

 Certo! Il Signore non gli salvò il raccolto di mais, ma ebbe un’idea migliore!

Il vero credente non si fida di ciò che vede e delle circostanze negative, ma di ciò che Dio ha detto nella Sua Parola! Se per caso ti vedi circondato da rovine, macerie e sembra non ci sia via d’uscita, non fidarti di ciò che vedi, ma prega e abbi fede in Dio e, nel modo e nella maniera che solo Lui sa fare, vedrai che Egli trasformerà la tua disgrazia in benedizione!

CONTINUERAI A DIRE DI NO A DIO?

«Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire» (Isaia 59 verso 1) 

Durante un’inondazione un uomo cercò di salvarsi salendo su un campanile completamente isolato. Restò lì tutta la mattina e solamente nel tardo pomeriggio finalmente arrivò una barca. Gli uomini della barca gridarono: “Scendi che siamo venuti a salvarti” Ma l’uomo esclamo” No! Ho fede in Dio e sono sicuro che Lui mi salverà!” “Sei sicuro!” gridarono dalla barca ma l’uomo deciso confermò che se ne potevano andare. Passò così tutta la notte e al mattino seguente arrivò un’altra barca. “Scendi, ti portiamo in salvo noi!” gridarono i soccorritori. “No, grazie non vi preoccupate, ho molta fede e sono sicuro che Dio mi salverà!” e la barca si allontanò. Nel pomeriggio fu visto da un elicottero, che gli lanciò prontamente una corda per cui aggrapparsi. “No, grazie” rispose l’uomo “Ho fede che Dio verrà salvarmi!” Quella notte stessa, l’uomo morì annegato per il salire del livello dell’acqua. Arrivato in cielo disse a Dio: Signore perché non mi hai aiutato?” Dio rispose: “Ti ho mandato due barche ed un elicottero”

 Davanti a questa storiella carina, ci rendiamo conto che questa assomiglia esattamente al comportamento degli uomini davanti alla predicazione dell’Evangelo. Quante volte viene ci viene risposto: “No, grazie io ho la mia religione … Mi hanno insegnato di fare così … io non cambio sono convinto/a della mia religione … L’uomo vuole decidere lui il modo in cui il Signore deve operare e salvarci, pretendendo da Dio un certo tipo di risposte sulla base delle nostre convinzioni religiose.  Questo sito è oggi come quella barca o quel elicottero che può portarti in salvo, facendoti conoscere l’amore di Dio per la tua vita: continuerai a dire di no a Dio?

CREDERE CIO' CHE NON SI VEDE

Si racconta di un uomo, inseguito da malviventi che volevano ammazzarlo, si rifugiò in una grotta. I malviventi incominciarono a cercarlo per le varie grotte che c’erano in quel luogo. L’uomo disperato, elevò a Dio una preghiera, chiedendogli: «Dio onnipotente, ti prego, fa che due tuoi angeli scendano a coprire l’entrata di questa grotta, così questi uomini non entreranno ad ammazzarmi». In quel momento sentì gli uomini che si avvicinavano alla grotta in cui si trovava. Ad un tratto vide comparire un ragno che incominciò a tessere una ragnatela sull’entrata. L’uomo, chiuse di nuovo gli occhi ed elevò un’altra preghiera, questa volta più angosciato. «Signore, ti avevo chiesto degli angeli, non un ragno! Ti prego, con la Tua mano potente, colloca un muro all’entrata affinché gli uomini non possano entrare ed uccidermi!» Aprì gli occhi sperando di vedere il muro che copriva l’entrata, invece vide il ragno che continuava a tessere la sua ragnatela. Quando i malviventi stavano per entrare nella grotta, il ragno aveva quasi coperto tutta l’entrata. A quel punto uno dei due uomini disse: «Entriamo in questa grotta!». L’altro rispose: «No, non vedi che ci sono delle ragnatele? E’ impossibile che vi sia entrato qualcuno. Continuiamo a cercare nelle altre grotte!».

La fede è credere di ottenere ciò che non si vede, perseverare nella richiesta di cose impossibili. Dice la Sacra Scrittura: «Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono» (Ebrei 11 verso 1). Tuttavia è altresì importante capire che il Signore non sempre agisce nei modi e nelle circostanze come noi vorremmo. Infatti non sempre i nostri pensieri sono i pensieri di Dio, i nostri programmi non sempre corrispondono alla Sua volontà e le Sue risposte non sempre coincidono coi nostri desideri! Dio non commette errori, perché i suoi disegni sono perfetti. Quindi, fidiamoci ciecamente di Colui che conosce meglio di noi e di chiunque altro la via d’uscita dal nostro problema e dalle nostre avversità. Dio sa quel che fa! Egli fa ogni cosa per il nostro bene e per la gloria del suo Santo Nome. In mezzo alle avversità ricordiamoci e ripetiamo con tutto il cuore: «Il Signore compirà in mio favore l’opera sua» (Salmo 138 verso 8).

OSTACOLI CHE ARRICCHISCONO

«Il mio popolo persiste a sviarsi da me; lo s’invita a guardare a chi è in alto, ma nessuno di essi alza lo sguardo» (Osea 11 verso 7) 

In tempi antichi un re fece collocare una pietra enorme in mezzo ad una strada. Quindi, nascondendosi, rimase ad osservare per vedere se qualcuno si sarebbe preso la briga di spostare la grande pietra che troneggiava in mezzo alla strada. Alcuni mercanti ed altri sudditi molto ricchi passarono da lì e si limitarono a girarle attorno; altri protestarono contro il re dicendo che non manteneva le strade pulite, ma nessuno di loro provò a rimuovere la pietra. Ad un certo punto passò un povero contadino con un grande carico di verdure sulle spalle; avvicinandosi all'immensa roccia poggiò il carico al lato della strada per tentare di rimuoverla. Dopo molta fatica e sudore riuscì finalmente a spostare la pietra, spingendola fino al ciglio della strada.  Tornò indietro a prendere il suo carico e notò che proprio là dove c'era il grande masso ora vi era una piccola borsa contenente qualcosa. La aprì con molta attenzione e vide che conteneva molte monete d'oro ed in aggiunta una lettera con scritto: «Queste monete d’oro, saranno tutte per la persona che avrà rimosso prima la pietra dalla strada». La lettera era sigillata con la firma del re. 

Quanti ostacoli, incontriamo sul cammino della nostra vita, come figli di Dio non ne siamo affatto esenti. Il contadino della storia su raccontata imparò quello che molti di noi non sempre comprendiamo: «Tutti gli ostacoli, incontrati nella nostra vita, sono un'opportunità nelle mani di Dio per farci realizzare le Sue benedizioni».

Fratello, sorella... non permettere a quel macigno che stai vedendo nella tua vita (malattia, mancanza del lavoro, famiglia distrutta, delusioni, etc…) di schiacciare la tua fede nel Signore. Permetti invece che quell'ostacolo diventi un’occasione per arricchire la tua fede in Dio: «...affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio». (1 Corinzi 2 verso 5). Tramite questo o quel problema, Dio intende manifestare la Sua potenza nella tua vita. Ciò sarà possibile solo se tu, come quel contadino, fai la tua parte: AGISCI CONFIDANDO SULLA POTENZA DI DIO. Non limitarti a guardare il problema o a piangere su di esso, CONFIDA NELLA FEDELTÀ DI COLUI CHE RIMUOVERE PUÒ OGNI OSTACOLO, DISSOLVERE OGNI DIFFICOLTÀ, RISOLVERE OGNI PROBLEMA.