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LASCIA FARE ALLA MANO DI DIO

«Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono!» (Matteo 7 verso 11). 

Un bambino, stava davanti ad un negozio di caramelle, immobile con naso schiacciato alla vetrina, come se fosse incollato al marciapiede. Dentro vi era un gigantesco tripudio di pasticcini al cioccolato e di dolci e caramelle colorate! Il proprietario del negozio, provò d’ignorare quel piccolo ragazzino senza soldi ma dai grandi occhioni, che fissava pazientemente senza però, dire una parola. Dopo un po' il negoziante cominciò ad infastidirsi ed a borbottare: «Non posso dare biscotti e caramelle ad ogni bambino che si ferma qui! Questo è un negozio e devo guadagnarmi da vivere!» 

Diede un ultimo sguardo al bambino ma non resistette. Il negoziante impietosito dallo sguardo voglioso del ragazzino, gli fece cenno di entrare e più veloce della luce, si fiondò all'interno del negozio. Il negoziante rimosse il coperchio da un'enorme contenitore pieno della più deliziosa (ed anche più costosa) cioccolata. Gli fece cenno con la mano dicendo: «Vieni e prendine un po’».  Il ragazzo lo guardò con un gran sorriso, ma scosse la testa. Il negoziante ripeté: «Dai su, dico davvero, prendine quanta ne vuoi! È gratis!» Ma il ragazzo scosse di nuovo la testa! Il buon uomo allora, mise la mano nel contenitore e diede al ragazzo un enorme manciata di delizie! Incuriosito, il negoziante chiese al ragazzo: «Perché non hai preso tu stesso della cioccolata?» Lo scaltro ragazzino rispose con sguardo soddisfatto: «Perché la tua mano è più grande e perciò ci sta più cioccolata che nella mia!» 

Quante volte davanti a circostanze difficili, davanti a situazioni in cui vi è da prendere delle decisioni, istintivamente decidiamo noi, e lo facciamo basandoci nostra piccola esperienza e convinzione umana. Troppe volte forse, ci siamo lasciati andare dalla situazione favorevole, del momento secondo noi propizio, per fare di testa nostra, forse anche spinti dal fatto che non abbiamo visto da parte di Dio, nessuna risposta alla nostra richiesta. E così abbiamo allungato la nostra mano, abbiamo deciso noi, abbiamo pensato di sistemare secondo il nostro meglio; ma poi abbiamo scoperto, di aver fallito. Lasciamo fare a Dio, le nostre decisioni, siano le Sue decisioni. La nostra volontà sia fatta dalla Sua volontà e non allunghiamo la nostra mano per fare, ma lasciamo agire e operare alla Sua mano, perché è Solo dalla Sua mano che riceviamo benedizione per la nostra vita.

Caro amico, la mano di Dio è più grande della nostra. Il Suo potere è sufficiente. La Sua mano onnipotente prende la nostra mano debole e tremante e accadono così cose soprannaturali! È la Sua mano che permette alla nostra mano di afferrare ciò che Lui ha preparato per noi. 

VOGLIO VEDERE IL RE

«Absalom abitò a Gerusalemme due anni senza vedere la faccia del re» (2 Samuele 14 verso 28) 

Si narra di un piccolo bambino che era molto felice perché i suoi genitori gli avevano promesso che quel giorno lo avrebbero portato a visitare un castello. Quando furono arrivati al castello, il bambino domandò: “Dov’è il re?”; i genitori gli risposero che c’era solo il castello, ma che non viveva più nessun re! Allora il piccolo disse: “Andiamo a casa! Io non voglio rimanere qui; io ero venuto perché volevo vedere il re!” 

In effetti questo è il vero atteggiamento dell’adorazione. Noi dobbiamo partecipare alle riunioni di culto non per vedere l’edificio, per essere visti dagli altri o addirittura, per sola abitudine! Noi siamo lì per vedere il Re! Questo è il giusto atteggiamento che dimostra che siamo veramente pronti ad adorare! E ricordiamo non ci sono tanti re, Uno solo è il Re dei re e il Suo nome è Gesù il Signore. Non sostituirLo con altri personaggi perché ricorda è scritto nella Bibbia: «Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto» (Luca 4 verso 8)

Signore Iddio Padre, liberaci da ogni religiosità! Nel Nome Prezioso di Gesù; Amen! 

RIFIUTERAI ANCHE TU IL REGALO?

«Gesù disse: Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quante più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!»  (Matteo 7 verso 11). 

Un giovane era appassionato di un’auto sportiva e sperava che suo padre gliela regalasse per il giorno della sua laurea. Finalmente il giorno arrivò, ed era quasi certo di ricevere dal padre quel regalo che desiderava tanto. Il padre invece, gli pose un bel pacchetto regalo avvolto da un bel fiocco colorato. Il giovane l’aprì e vi trovò dentro una Bibbia con una copertina in pelle. Nel vedere questo libro il suo viso divenne cupo e non riuscì a trattenere la rabbia. Inveì contro suo padre dicendogli: “Con tutto il denaro che hai, l’unica cosa che sei riuscito a regalarmi è questa Bibbia!” e lanciò il Libro sul tavolo. La delusione fu tanta, che decise di prendere le sue cose e andarsene via di casa.

Passati molti anni, il giovane era diventato un uomo d’affari di successo con una bella casa e una bella famiglia. Un giorno ricevette la notizia che suo padre era morto e si richiedeva la sua presenza per sistemare tutti i documenti. Arrivato a casa del padre, fu invaso da una tristezza e un pentimento, che aumentò quando, nel sistemare i documenti che suo padre teneva da parte, trovò la Bibbia che gli aveva regalato il giorno della sua laurea. L’aprì e incominciò a sfogliarla; ma, non poté contenere le lacrime quando, dentro le pagine di quella Bibbia, che quel giorno aveva rifiutato, trovò un buono della concessionaria per ritirare un’auto sportiva, quell’auto che aveva desiderato tanto. Nel biglietto vi era la data del giorno della sua laurea e il timbro: GIA’ PAGATO!

Quante volte anche noi abbiamo respinto e perso le benedizioni di Dio perché non ci sono arrivate come noi, le aspettavamo. Quante volte proprio per questo, pensiamo che Dio, in realtà non ci abbia risposto, radicati nelle nostre convinzioni religiose rifiutiamo quando qualcuno ci parla di Dio in un modo che non abbiamo mai sentito o in maniera che non ci è stato mai insegnato dalla tradizione. Caro amico/a non disprezzare le volte che Dio cerca di parlarci per farsi conoscere dalla nostra vita. Ricorda che Gesù ha già pagato la tua salvezza alla croce tu devi solo accettare il Suo sacrificio nella tua vita. Continuerai a rifiutare?

COMUNICA CON DIO

«Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada» (Giobbe 33 verso 14)

Un cowboy dell’est uscì da casa sua e si diresse verso le montagne rocciose per cercare un po' di legna per affrontare l’inverno. Mentre tagliava la legna si avvicinò un indiano che gli disse: “Questo inverno sarà freddo”. Il cowboy pensò che siccome gli indiani sanno riconoscere molto bene le condizionatori meteorologiche e così tagliò ancora più legna. Caricava tre alberi tagliati quando si ripresentò nuovamente l’indiano e gli disse: “L’inverno sarà freddo”, e allora l’uomo aggiunse un altro tronco. L’indiano tornò per la terza volta e vedendo l’uomo con tutta quella legna disse: “L’inverno sarà freddo!” Dopo qualche giorno l’uomo incrociò di nuovo l’indiano e gli chiese come facesse a sapere che l’inverno sarebbe stato così freddo, e l’indiamo rispose: “Io non so se farà freddo, ma da tutta la legna che hai tagliato, suppongo che farà molto freddo!”

Ciò che facciamo è una chiave di lettura per gli altri, ma molto spesso i nostri gesti non rispecchiano ciò che realmente vorremmo dire. Nessuno dei due uomini aveva capito cosa stesse dicendo o facendo l’altro perché non avevano comunicato. Se non comunichi con Dio e non leggi la Sua Parola la Bibbia, non potrai mai sapere ciò che Lui vuole dirti; ti caricherai di pesi, solo perché le religioni e la tradizione ti hanno condizionato. Non prestare attenzione a ciò che le persone attorno a te dicono, bada a ciò che il Signore vuole dirti e solo così vivrai una vita benedetta perché ubbidirai agli insegnamenti che Dio ha istituito e non quello che gli altri hanno stabilito.

TI SENTI POVERO O RICCO?

«Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore» (Matteo 6 verso 21). 

Si racconta che un giorno un capo famiglia, molto ricco, portò il figlio a fare un viaggio nella campagna del suo paese, per mostrargli come vivono le persone povere. Passarono due giorni e due notti nella casa di una famiglia considerata molto povera. Quando ritornarono dal viaggio, il padre chiese al figlio: «Com’è stato il viaggio? Come lo hai trovato?» «E’ stato bello papà!» Rispose il figlio! «Ma come?» rispose il padre con un atteggiamento di stupore. «Hai visto come vivono le persone povere?» Ma il figlio con convinzione rispose: «Ho visto che noi abbiamo un cane e che loro ne hanno quattro. Noi abbiamo una piscina che arriva fino a metà del nostro giardino e loro hanno un fiume che non ha fine. Noi abbiamo lanterne nel giardino e loro hanno le stelle della notte. La nostra proprietà arriva fino al terreno di fronte e loro hanno un intero orizzonte. Noi abbiamo un piccolo pezzo di terra per viverci e loro hanno interi campi infiniti. Noi abbiamo impiegati che ci servono, ma loro servono gli altri. Noi compriamo il nostro cibo ma loro coltivano quello che mangiano. Tutto questo è meraviglioso, papà!» Il padre del ragazzo rimase senza parole, ma lo fu ancora di più quando il figlio replicò: «Grazie papà per avermi mostrato quanto poveri noi siamo» 

Mai come in questo momento di crisi sentiamo persone lamentarsi della propria situazione finanziaria e sociale, è vero che in questo periodo di crisi ne sono coinvolti anche i figli di Dio, del resto non ci dobbiamo stupire di questo in quanto la Parola di Dio afferma che «Poiché egli (Dio) fa levare il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Matteo 5 verso 45), non dobbiamo però, mai dimenticare che la benigna mano del Signore sarà sempre appoggiata in favore di coloro che confidano con fede in Lui. Impegniamoci a dipendere di più e a lamentarci di meno, impariamo anche ad apprezzare le cose che abbiamo, e vedere ogni cosa nella giusta ottica di figli di Dio, perché solo così potrà cambiare la prospettiva del nostro stile di vita in relazione a tutte le benedizioni che riceviamo ogni giorno. Signore aiutaci ad esserTi riconoscente per tutte le cose che abbiamo dalla Tua mano.